La storia è stato spesso tacciato di essere un romanzo cupo, negativo, persino disperato nella sua denuncia dello scandalo che dura da diecimila anni. A ben vedere questo capolavoro è invece un’opera straordinariamente vitale e commovente, venata anche di comicità e leggerezza. La storia è infatti innervata di una potente sotto-trama che si può sintetizzare con le parole del giovane Nino: “Loro nun lo sanno, a mà, quant’è bella la vita”.
Lo spettacolo non ha alcuna pretesa di sostituirsi o esaurire l’immensa ricchezza del romanzo, un’opera immensamente coraggiosa nel celebrare la vita quando racconta la morte e la morte quando racconta la vita.