Parigi 1941: Camus ha appena terminato la stesura della seconda edizione del suo Caligola, la più bella, la più complessa, la più completa. Non è solo il Caligola politico, il tiranno in lotta con la concezione della vita e del governare dei suoi senatori, ma anche il fragile imperatore travagliato dai sentimenti, dal dolore lancinante per la morte di Drusilla, sorella e amante. Il trauma privato si riflette sulla vita politica di cui Caligola è il vertice supremo, tutto è travolto dalla follia della logica portata alle estreme conseguenze; la scoperta della morte libera l'imperatore da ogni freno e da ogni pudore, l'irrazionale irrompe e vince, trasformando ogni gesto in tirannia e sopruso. Una compagnia teatrale, appassionata, forse in difficoltà finanziarie, non certo la "Comédie française", sta mettendo in scena questo Caligola appena scritto, mentre fuori, nella città, oltre il guscio protettivo e familiare del teatro, i nazisti hanno conquistato e invaso Parigi.
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