Una famiglia che vive per il basket. Una società post-ideologica, in cui sembra non riusciamo più a scegliere in base a principi di valore. Giuseppe: storico, ricercatore universitario, mille euro al mese. Sta preparando un discorso per la celebrazione del 2 giugno, anniversario della Repubblica italiana, ma difficilmente riuscirà a scriverlo. Moglie: in dolce attesa, sarà licenziata non appena il suo datore di lavoro se ne accorgerà. Incoraggia il marito a scrivere il discorso convinta che sia un modo per avere successo e far quadrare i bilanci familiari. Figlio: disoccupato, a rischio neet, gioca a basket e ha dei seri problemi di gestione della propria collera. Arbitro: come hobby dirige partite di basket, di mestiere fa colloqui di lavoro. Una partita rissosa, un fallo non fischiato e un braccio rotto.