Torna César Brie con un testo inedito di un nuovo autore che ci racconta un fatto di cronaca del passato, uno degli episodi più oscuri ed emblematici della storia del nostro paese. Perché il teatro sia sempre un’esperienza necessaria e al centro della scena ci sia sempre l’essere umano.
Viva l'Italia, da quando ha debuttato nel 2013, continua a coinvolgere spettatori di ogni generazione, continua a emozionare e a suggerire riflessioni sui fascismi di ieri e di oggi. A quarant'anni dalla morte di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, i due studenti uccisi al Casoretto il 18 marzo 1978, torna in scena per far rivivere la memoria come solo il teatro sa fare. Perché il bel testo di Roberto Scarpetti (ora edito da Cue press), che non è cronaca storica ma una 'finzione basata su fatti reali', riesce a diventare tragedia civile, canto di passioni personali e politiche.