Un’alchimia di comicità ed emozioni, in cui all’incalzante ritmo del monologo segue la genialità e l’ironia senza eguali di Georges Brassens. Gli elementi si fondono al punto che i monologhi scritti oggi, si fanno prolungamento naturale delle emozioni fissate su pentagramma sessant’anni addietro dal grande autore francese. I fendenti umoristici superano le persone e gli avvenimenti per trasformarsi in autentiche frecciate satiriche sui tempi che corrono e, quindi, un po’ su noi stessi. Uno sguardo comico, disilluso, a volte corrosivo, ma che non rinuncia alla poesia e alla musica. Solo per tornare a ridere… sul serio.