La Gioconda, capolavoro di Amilcare Ponchielli, ha visto il trionfale esordio internazionale di Maria Callas.
A mettere in scena il dramma veneziano sarà il regista, scenografo e costumista Filippo Tonon, che vanta una lunga esperienza come assistente alla regia di importanti registi d’Opera come Zeffirelli, Pizzi, De Ana, prima di lavorare come regista nei principali teatri d’opera italiani e internazionali, mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà Giampaolo Bisanti, una delle principali bacchette italiane.
Quando La Gioconda andò in scena nel 1876, l’Italia aveva cominciato a sentire le influenze di un nuovo movimento letterario, il Verismo, ed è proprio in quell’epoca che Tonon sceglie di rappresentare la vicenda, puntando sulla storia non politica, ma più personale fatta di amore, di male fine a sé stesso, di desiderio di negatività, di solitudine, ambientata in una Venezia decadente, rappresentativa di un potere malato, sospettoso, fatto di spie, detenuto da un’aristocrazia che opprime il popolo.