Il titolo di questa riscrittura della celebre commedia di Aristofane prende il nome dal dio greco della ricchezza, Pluto; il tema trattato è la diseguale distribuzione del denaro tra gli uomini.
L’ateniese Cremilo – accompagnato dal suo “tuttofare” Carione – si reca a Delfi per chiedere al celebre oracolo se è bene educare il figlio all’onestà, condannandolo quasi certamente a un futuro da povero, oppure tirarlo su da mascalzone, con buone speranze di una vita all’insegna del benessere. Per tutta risposta, l’oracolo impone a Cremilo di seguire la prima persona che incontrerà all’uscita dal tempio. Caso vuole che i due si imbattano in uno straccione cieco, che ben presto si rivelerà essere nientemeno che Pluto, dio della ricchezza. Nella convinzione che la disomogenea distribuzione del denaro derivi dalla cecità del dio, Cremilo si offre di ridargli la vista, in modo che Pluto possa finalmente distinguere tra onesti e disonesti e premiare solo i primi. La Povertà in persona tenta di dissuaderlo, suggerendo che è proprio lo stato di necessità a spingere gli uomini a lavorare ed impegnarsi, mentre l’agiatezza, al contrario, li rende pigri e mollaccioni.
Cremilo e Carione non le danno però ascolto e fanno recuperare la vista a Pluto grazie all’intervento miracoloso di un improbabile medico-santone. Le conseguenze capovolgeranno il mondo senza risolvere minimamente il problema…
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Protagonista:
Jurij Ferrini
Regia:
Jurij Ferrini
Autore:
Jurij Ferrini da Aristofane
Produzione:
Compagnia Jurij Ferrini - Progetto U.R.T.
Durata:
100 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2018