Perché ancora tanto interesse intorno a Don Giovanni?
Perché a piu' di 300 anni dalla sua nascita, il giovane irriverente che invita a cena un morto in nome dell'amore per la vita, è ai nostri occhi uno dei personaggi più affascinanti e irresistibili del teatro?
Intatte ci arrivano la seduzione e l'incanto, la sfida continua con l'impossibile, la grandezza e la fantasia di un amante appassionato, unico, nobile, irraggiungibile per passione e audacia, ma il tempo ha deteriorato il mito e l'ha fatto uomo, restituendoci un personaggio che con il coraggio di una visione laica della vita, la sua spietata logica matematica non è nient'altro che un uomo moderno, uomo di oggi.
Lo spettacolo parte dalla fine ormai nota della storia: Don Giovanni è risucchiato all'inferno ma con un'importante variazione: Sganarello l'ha seguito!
Forse preoccupato per la sua paga o piuttosto perché l'uno non può esserci senza l'altro.
L'inferno per noi è uno spazio mentale, in cui prendono vita e riaffiora
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Regia:
Assistente alla regia Maria Pia Pagliarecci
Autore:
Progetto e regia di Corrado d’Elia