Ecuba è uno dei pochi lavori compiuti di Nicola Antonio Manfroce (Palmi 1791 – Napoli 1813), promessa della scena musicale italiana di inizio Ottocento, morto a soli 22 anni nel 1813, appena un anno dopo il debutto della sua opera al Teatro San Carlo di Napoli.
Protagonista di questo capolavoro in tre atti è la mitologica regina di Troia, madre dell’eroe Ettore ucciso da Achille: Euripide dedicherà due delle sue opere (Le troiane e Ecuba) a questa figura di donna, piegata da un dolore talmente profondo da trovare in esso la ferocia per una vendetta fine a se stessa, senza riscatto né speranze.
Venne rappresentata a Roma la sua prima opera, Alzira; arrivò quindi direttamente dal Barbaja, impresario dei teatri napoletani, la commissione per Ecuba, che al San Carlo trionfò oltre ogni possibile previsione, decretando al giovanissimo compositore calabrese una gloria tanto eclatante quanto fugace.
Influenzato certamente dalla Vestale di Spontini, con Ecuba Manfroce crea un’opera di impianto severo, che al virtuosismo belcantistico privilegia l’ampio periodare e il fraseggio scolpito nei grandiosi declamati; la severità e il rigore dell’impianto formale e del vocabolario estetico utilizzato non implicano alcuna rinuncia al calore e all’espressività tipica della scuola napoletana; l’ardito utilizzo della retorica degli affetti è messo al servizio di un pathos autenticamente tragico, e sfoggia una volontà di sperimentazione armonica e formale in grado di stagliare in primo piano anche l’orchestra, quale autentico personaggio corale, molto più del coro stesso.
Leggi tutto
Leggi di meno
Autore:
Nicola Antonio Manfroce
Direttore d'orchestra:
Fabio Luisi
Regia:
Pier Luigi Pizzi
Scenografo:
Pier Luigi Pizzi
Attore:
Norman Reinhardt, Mert Süngü, Carmela Remigio, Roberta Mantegna, Martina Gresia
Durata:
180 minuti
Numero atti:
3
Anno di produzione:
2019