venerdì 14 e sabato 15 17.00 – 18.30 – 20.00 domenica 16 16.00 – 17.30 – 19.00
L’esperienza poetica sensoriale proposta da Vargas si incentra questa volta sul viaggio dell’uva, in un percorso dove l’odore diventa memoria di tutto ciò che il vino è stato: legno, mela, nocciola, erba. Il sapore ha la forma di ciò che non solo il palato ma il corpo intero, e l’anima con esso, percepisce. L’oscurità e la profondità della terra aumenteranno l’intensità del viaggio. Il pubblico, raccolto in piccoli gruppi, ascolterà il racconto in una cornice unica ( una complicata e delicata costruzione appositamente realizzata per il festival) e presto scoprirà il minuscolo chicco d’uva che compare nella terra fertile. Esso sorgerà molto lentamente sotto ad una piccola montagnola di terra umida e verrà raccolto con estrema attenzione. Ai viaggiatori verrà consegnato il chicco e il suo futuro, e da questo momento vi resteranno collegati per tutto il viaggio.
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