György Kurtág, universalmente considerato tra i maggiori compositori viventi, non aveva mai scritto un’opera. Lo fa all’età di novant’anni, convinto dalla tenacia di Alexander Pereira, applicando il suo stile scarno, concentrato, intensamente espressivo al classico di Samuel Beckett del 1957: un avvenimento la cui portata non investe solo l’ambito musicale ma si estende ai territori del Teatro e della Letteratura. Il titolo, Finale di partita, indica la situazione ricorrente negli scacchi in cui l’esito della partita è segnato ma i giocatori inesperti continuano a muovere i pezzi a vuoto. In questa situazione si trovano i protagonisti Hamm e Clov, che trascorrono giornate sempre uguali in una casa che condividono con i genitori di Hamm, privi delle gambe e sistemati in due bidoni della spazzatura.
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Direttore d'orchestra:
Markus Stenz
Regia:
Pierre Audi
Scenografo:
Christof Hetzer
Autore:
György Kurtág, Samuel Beckett
Costumista:
Christof Hetzer
Tecnico luci:
Urs Schönebaum
Orchestra:
Teatro alla Scala
Produzione:
Teatro alla Scala
Durata:
100 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2018