Come si sta di fronte alle cose quando, peggio di Uno, ci sono solo gli Atri? Non mi azzardo alla teoria. Credo però allo studio di casi. Io di umano ne conosco veramente solo uno, conviviamo nello stesso corpo, e a volte mi distraggo anche da lui. Me lo perdo, non lo capisco. Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa si che mi ritrovi a non essere contemporanea neanche di me stessa. Un convivente, anche lui suo malgrado familiarizzato con il mio umano, mi richiama a me e al tempo: il Figlio. È lui che mantiene il mondo. È un Atlas domestico. Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi, in questa faccenda.
Lucia Calamaro
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