"Il progetto di lavorare al Macbeth ci ossessiona e ci invita da molto tempo.
Ma cosa c'entriamo noi con la storia di Sir and Lady Macbeth, immersa in brume scozzesi lontane mezzo millennio?
Se è vero che un "classico" è tale perchè continua a parlarci attraverso il tempo, nonostante ogni differenza di paesi e di lingue, la risposta diventa ovvia.
Immaginando di affrontare finalmente questo testo magico e misterioso - dopo averlo vissuto al fianco di Leo de Berardinis e in Romagna dove ha sede la Compagnia - non possiamo non sentirlo vicino anche per il particolare momento storico che stiamo attraversando, nel quale la corsa cieca al potere maschera il crollo della fiducia nei valori del mondo occidentale.
Come in Macbeth, lo scenario è mutevole e scivoloso, in continuo movimento. La sensazione è quella di navigare in un mondo intessuto di menzogne, dove la verità deve travestirsi da bugia oppure da sogno per continuare ad esistere.
Come in Macbeth, si ascolta il mormorìo di forze non sempre comprensibili, riflesso di un'interiorità che si svela con imprevista urgenza, di un'intelaiatura di eventi che chiamano ogni destino al suo compimento.
E cosa sono le parole delle Streghe se non verità che si trasformano in bugie e viceversa, a seconda della coscienza o della volontà di chi ascolta?
Cosa lega i due amanti sovrani, se non la cecità?
Cosa significa "perdere il sonno", se non perdere il senso della vita? Se la vita si rivela vuota, il sonno, momentaneo abbandono ad una morte apparente che rigenera, diventa insensato ed impossibile. Si deve vegliare e sorvegliare.
Una volta compiuto l'atto che scardina tutti i valori, Sir and Lady non riescono più a credere nel futuro, ad intessere la tela di appuntamenti che costruiscono i regni e le utopie."
Elena Bucci e Marco Sgrosso
Leggi tutto
Leggi di meno
Regia:
Elena Bucci - Marco Sgrosso
Autore:
William Shakespeare