E’ ispirato alla vita e alla poesia di Piero Ciampi, cantautore di straordinario insuccesso, anarchico livornese, talento burbero alla Bukowski, poeta della canzone e della bottiglia, amante del vino e delle donne. Nel monologo musicale di cui è autore, Massimiliano Loizzi (formatosi all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi, per diverse stagioni in tournée con Paolo Rossi, attualmente nella compagnia di Gabriele Lavia) dà vita ad una voce solitaria e comica, suo malgrado, che implora il ritorno di un amore perduto. Uno spettacolo ironico e a tratti drammatico che vivi con il luogo e il pubblico presente. Ad accompagnarlo le musiche ed arrangiamenti di Abramo Maiorani (musicista e compositore della fisorchestra Picena e degli spettacoli di Cesar Brie), che con la fisarmonica più di altri riesce a rendere quelle sensazioni di “vicino e popolare”, cui sempre Piero Ciampi tendeva nei suoi versi.