Dopo l’esperienza “senza parole” di Bestie di scena, un ritorno ai temi, alla lingua, alla cifra stilistica e all’universo emotivo che da sempre caratterizzano le creazioni dell’autrice siciliana. Il testo racconta la storia di tre donne, Anna, Nuzza e Bettina, che vivono in un tugurio fatiscente con un ragazzo menomato, Arturo. Durante il giorno, le donne lavorano a maglia; al tramonto si mettono sulla soglia di casa e offrono ai passanti i loro corpi cadenti.
'U picciutteddu si muove frenetico nella stanza, non sta mai fermo, ogni tanto siede davanti alla finestra e parla con lo spigolo del palazzo di fronte. Arturo non è figlio di nessuna di loro, ma di Lucia, uccisa a calci e pugni dal proprio compagno appena dopo aver partorito quel bambino sfortunato. Le tre lo hanno preso a vivere con loro, ma a un certo punto della storia non lo possono più tenere: gli preparano la valigia e lo lasciano andare. Prima, però, gli raccontano chi era sua madre, Lucia la zoppa, che si acconciava i capelli per somigliare a “marilin monroy” e aveva una radiolina scassata da dove ascoltava la musica e abballava pi’ tutti!
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Produzione:
Piccolo Teatro di Milano, Teatro Biondo di Palermo
Regia:
Emma Dante
Autore:
Emma Dante
Protagonista:
Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli
Durata:
80 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2019