Anno 1299: Gianni Schicchi, faccendiere noto in tutta Firenze per le sue trovate acute e perspicaci, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco mercante appena defunto, perché escogiti in tutta fretta un modo per salvarli da un’incresciosa situazione: il loro congiunto ha lasciato in eredità i propri beni al vicino convento di frati… Da questo episodio, tratto dalla Commedia di Dante, Giovacchino Forzano e Giacomo Puccini ricavarono una delle pagine più divertenti e appassionanti dell’opera italiana ormai alle soglie con la modernità.
L’opera, che richiede un cast numeroso e diversificato, va in scena in uno spettacolo che il regista Stefano Monti aveva firmato con successo per gli allievi di Mirella Freni nel 2017 e viene ripreso nuovamente per i talenti internazionali del Corso di alto perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Comunale.
Il corso, sostenuto da Regione Emilia-Romagna e Fondo Sociale Europeo, ha visto i propri allievi partecipare a progetti di rilievo internazionale con concerti e spettacoli in Austria, Serbia, Francia, Danimarca, Spagna, Germania, oltre a numerose produzioni liriche del Teatro Comunale e al Modena Belcanto Festival.