Paolo Conte è un instancabile esploratore di geografie esistenziali e sentimentali, è un rapinatore di suoni essenziali, gli unici che somigliano ai desideri vitali. Poco importa che la vita sia immaginata o vissuta, quello che conta è se si sente scorrere il suono della sua imprevedibile musica. Una canzone è veramente bella quando allontana da sé ogni spiegazione, non per presuntuosa perfezione, ma per elegante e misteriosa vocazione, quello che cerca è solo il sintomo di una vita che si nutra di emozione, che valga la pena di essere vissuta.