Dopo una quindicina di anni vissuti insieme a fior di strumenti elettrici, casse acustiche, americane titaniche, amplificatori dinamici, lampade stroboscopiche, effetti strappalacrime e quant'altro serve ad un artista per esibirsi su di un palco chilometrico, è arrivato anche per Marco il momento di affrontare il pubblico in modo più semplice e diretto. E' giunto il momento per Marco, di spogliarsi di tutto quell'armamentario tecnologico a cui ci hanno abituato i grandi eventi della musica pop, e di presentarsi finalmente in una veste più intima che in gergo tecnico viene definita acustica o più precisamente unplugged. Si tratta di una prova, di una sfida con se stesso, di una montagna che gli si era parata davanti già alcuni anni fa e che lui aveva semplicemente aggirato ma che stavolta desidera affrontare e dunque, trascinandosi dietro il pesante pianoforte, finalmente scalare!