Via di scena l'oggettistica, le ambientazioni, gli interni casalinghi e perfino o' presepe: restano gli attori e il copione.
Immobile il primo atto, con undici personaggi schierati in proscenio a volto coperto e sovrastati da una gigantesca stella cometa. Roboante il secondo, in cui l'istituzione famigliare e il presepe si frantumano a suon di rock, tra lanci di animali di pezza e isterismi domestici. Visionario e immaginifico il terzo, tetro come le nere vesti delle donne conciate a lutto che accerchiano Luca Cupiello nudo al centro della scena in un surreale e caravaggesco presepe di morte e solitudine.
Il "Natale" di Latella è imperdibile perché smuove gli animi e turba, danzando coraggiosamente lungo il confine tra lecito e illecito, libertà artistica e rispetto della tradizione, Brecht e la psicanalisi.
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Regia:
Antonio Latella
Autore:
EDUARDO DE FILIPPO