"Ospiti" è una commedia divertente, cinica ma anche romantica. I tre protagonisti vivono l'amore come la più impegnativa delle loro attività, sia che lo inseguano, sia che lo fuggano, sia che lo sminuiscano.
Alla base dei loro comportamenti c'è la convinzione che, quando si è innamorati, ognuno dia contemporaneamente il meglio e il peggio di sé.
L'amore ci rende tutti vulnerabili, nudi, teneri, ciechi, oppure eccessivamente guardinghi, sospettosi, aggressivi… insomma, l'amore aumentando i pregi e i difetti delle persone, mescolando i caratteri e generando conflitti ci rende per forza di cose anche comici.
Lo spettatore, riconoscendo come proprie alcune caratteristiche dei personaggi, comprende che anche i suoi comportamenti possono essere buffi o ridicoli.
"Ospiti" però si focalizza anche su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso in questo periodo: la violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex "innamorati". In questa commedia c'è la volontà di denigrare la psicologia di questi "carnefici" mettendola alla berlina. L'uomo violento infatti è impulsivo, infantile, fragile, è incapace di sopportare privazioni, dolori e frustrazioni e, proprio per questo, è anche molto ridicolo.
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