Al centro del dramma, ambientato nella Russia meridionale, sta il maestro di scuola rurale Platonov, il quale, animato da un demone dongiovannesco, non ha saputo far fruttare le proprie indubbie capacità intellettuali, né la fortuna ereditata dal padre. Egli esibisce in società uno sferzante, quanto inopportuno, moralismo, che comunque sembra affascinare molto le rappresentanti del sesso femminile da lui incontrate in quella afosa sera d’estate, quando il dramma ha inizio, nel corso della quale Platonov si trova ben presto diviso tra il non dimenticato amore per una compagna di università ora maritata, la disperata gelosia della moglie e il desiderio della giovane vedova, padrona di casa. È sullo sfondo di questo intricato girotondo amoroso, interrotto infine da un colpo di pistola, che Cechov intesse un discorso che spazia dalla dimensione sociale a quella esistenziale, portando in primo piano un’atmosfera tipicamente cechoviana.
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