Alto, gagliardo, maturo, scolpito, tatuato, Frédéric Tavernini, già interprete per Maurice Béjart, Trisha Brown, Mats Ek, William Forsythe, Angelin Preljocaj, occupa la scena con ampiezza, nitidezza, concentrazione, precisione; si rivela, nel suo vissuto e nel suo corpo attuale, tra ricordi e visioni, sulle note ritmiche di un pianoforte che sfiora Stravinsky, Hindemith, Ciaikovsky, Chopin.
Danza per episodi numerati, in morbide spezzature allusive, con l’intensità di uno sguardo interno sincero, freddo nel controllo ma non certo nei materiali emotivi che maneggia con le lunghe braccia e le grandi mani espressive, sotto l’occhio di un osservatore empatico come Noé Soulier, coreo-filosofo-pianista.
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Coreografo:
Noé Soulier
Protagonista:
Frédéric Tavernini
Musicista:
Matteo Fargion, Noé Soulier (pianoforte)
Produzione:
ND Productions (Paris), CN D Centre national de la danse
Durata:
40 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2019