«M’allettò così l’epico della Poesia, com’il delicato della Musica, ch’io non seppi rattenerne la penna»: ispirato dall’aver assistito all’Ulisse di Monteverdi, Federico Malipiero, quello stesso anno a Venezia, il 1640, scriverà un romanzo. Le sue parole sembrano riassumere il senso profondo di quel miracolo espressivo che fu il “recitar cantando”: gli slanci lirici, gli incisi ripetuti, gli accenni ritmici che sembrano prender forma compiuta per poi rientrare nella declamazione e ancora virare all’arioso…
Insomma, nell’opera di Monteverdi ispirata al ritorno a Itaca dell’eroe omerico, una volta di più l’azione e il testo “motivano” la partitura e da essa prendono slancio e sostanza, esprimendo quegli “affetti” in cui il pubblico ancora oggi può riconoscersi, specie se a interpretarli sono musicisti esperti come quelli riuniti sotto la direzione di Dantone.
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Durata:
180 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2024
Autore:
Claudio Monteverdi
Direttore d'orchestra:
Ottavio Dantone
Regia:
Pier Luigi Pizzi
Scenografo:
Pier Luigi Pizzi
Costumista:
Pier Luigi Pizzi
Orchestra:
Accademia Bizantina