Gallina Vecchia è un classico del Teatro italiano d’inizio novecento. Un testo datato 1911, eppure di sorprendente attualità e contemporaneità, nel raccontare con disincantata lucidità la storia di una donna d’affari, forte e cinica, nel passaggio delicato tra la maturità e la vecchia, in un tempo andato che spesso si dipinge, con una certa nostalgia, come ingenuo e semplice, ma nel quale i vizi dell’umana natura, l’avidità, le trame, ben si ritrovano e ben vengono smascherate dalla sagace penna del Novelli. E’il testo stesso, sono le parole usate dall’autore, la forza di questa commedia, che travalica lo stretto confine dell’ambientazione fiorentina, imponendosi come un classico senza tempo, né manierismi, un’opera asciutta, diretta, intrisa di un realismo che non concede facili scappatoie. Un intreccio ben strutturato, in dialoghi serrati, essenziali, crudi, in una costruzione che alterna momenti di amara comicità a passaggi di straordinaria umanità.