Peter Brook fa emergere con maestria la vitalità del teatro delle township sudafricane in uno spettacolo divertente ed emozionante che mette in luce, una volta di più, il potere comunicativo della semplicità. Peter Brook e la “necessità” del teatro: il suo confrontarsi con il “qui e ora” della rappresentazione trova perfetta rispondenza nel teatro sudaficano delle township, “riserve urbane” degli anni dell’apartheid. “Il teatro delle township del Sud Africa - ha dichiarato il regista - è un esempio prezioso di quanto l’’immediato’ possa apportare al teatro. E’ un teatro nato dalla vita, dalla strada, in città che non sono come le altre, le township, ghetti dell’apartheid”. Vitalità che si ritrova, anche se in un quadro di umiliazione e sofferenza, in Sizwe Banzi est mort di Athol Fugard, John Kani e Winston Nsthoma, scritto negli anni ’70 e messo in scena oggi per la prima volta in Francia da Brook.