Romeo e Giulietta intreccia numerosi elementi nella vicenda dei due innamorati 'nati sotto contraria stella'. Dalla 'morte viva' al drammatico scontro tra due generazioni – la lotta tra le ragioni dell'odio e le ragioni dell'amore – il dramma si arricchisce di temi la cui complessità va oltre la vicenda d'amore. La morte è presente in vario modo fin dall'inizio.
Ma è con il duello tra Mercuzio e Tebaldo che essa entra realmente in scena e avvia quella sua presa di possesso della città cui la tragedia conduce. Non solo, ma che la prima vittima sia Mercuzio, simbolo di giovinezza e di libertà, della gioia di vivere e della stessa gioia di far teatro, è anche indicativo di chi sia l'oggetto di questo assalto della morte: non i vecchi, ma i giovani, non il declinare della vita, ma il suo sbocciare, non la stanchezza, l'aridità del cuore, ma la sua freschezza, il suo desiderio d'amore.
Tebaldo uccide Mercuzio; Romeo uccide Tebaldo finché, come sappiamo, la morte aggredisce anche Romeo e Giulietta, e la 'bella Verona' celebrata all'inizio si trasforma in una tomba. Nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani.
Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme ma solo nella cripta, col loro amore per l'eternità raggelato nelle statue d'oro che i carnefici eleveranno a ricordo.
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Regia:
Andrea Baracco
Autore:
William Shakespeare