In scena una donna, una notte lunga, una ragazza testimone di un grande dolore.La donna parla - con tenace passione a volte, a volte con gelido distacco, con tonifavolistici in alcuni momenti, con insistente dolore in altri – di quella crudaesperienza che molti definiscono di terrorismo e pochi chiamano di lotta armata… Laragazza ascolta. Non rimarrà in silenzio. Rosso cupo è la confessione di un amore,di un’ideologia, di errori e di dubbi, di totalizzanti illusioni e di una lacerantesconfitta. Ma più ancora è una rivelazione. Una madre rivela il proprio tremendopassato alla figlia, ma anche la sincerità e la passione con cui tale passato è statovissuto fino al momento della sua dissociazione, fino a quando non ha trovato ilcoraggio di dire no. E dire no non vuol dire rinnegare. Vuol dire non credo più, piùnon sarà...
Per approfondimenti: https://www.questanave.com/rossocupo.html
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