Il Flauto magico appartiene al genere della Zauberoper, ovvero “opera magica”: di fatto i protagonisti della vicenda sono sacerdoti, regine e principi le cui vicende trascorrono tra luoghi incantati, misteriosi boschi, obelischi, piramidi e templi inseriti in un Egitto immaginario. La complessa trama ruota attorno alle smanie della Regina della Notte la quale, mossa da una rabbia ancestrale contro il gran sacerdote Sarastro, usa il principe Tamino per le sue personali brame. Il gioco è questo: se Tamino riuscirà a liberare Pamina – figlia della regina – dalle grinfie di Sarastro, sarà sua sposa. Per questo compito Tamino, accompagnato da Papageno, riceve un flauto d’oro, magico appunto, capace di mutare le passioni umane. Il cuore dell’opera, e della personale vicenda di Tamino, è rappresentato dalla scena nella quale deve affrontare tre prove: quella del silenzio, quella dell’acqua e infine quella del fuoco. Riuscirà a superarle tutte brillantemente e qui si compierà la svolta: Sarastro a sorpresa si rivelerà il buono della situazione, la Regina della Notte invece una malvagia antagonista. L’opera si conclude con un rapido lieto fine: Sarastro festeggia la vittoria del sole sulle tenebre e accoglie i novelli sposi Tamino e Pamina.