Un testo sensuale, provocatorio e violento, ricco di immagini potenti, colori sorprendenti e domande inquietanti. Mentre la protagonista cambia, non tanto diventando vegetariana, ma cercando di diventare essa stessa vegetazione, anche chi è attorno a lei cambia, dalla irritazione sconcertata del marito all’esaltazione artistica del cognato fino alla consapevolezza addolorata della sorella. L’umanità è dannosa, furiosa, assassina, violenta, tutte cose che Yeong-hye non vuole essere. Lei non vuole smettere di vivere. Vuole smettere di vivere come noi.
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adattamento del testo Daria Deflorian e Francesca Marciano scene Daniele Spanò luci Giulia Pastore suono Emanuele Pontecorvo costumi Metella Raboni collaborazione al progetto Attilio Scarpellini aiuto regia Andrea Pizzalis in coproduzione con Odéon–Théâtre de l’Europe; Festival d’Automne à Paris; théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse
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Produzione
INDEX, ERT, La Fabbrica dell’Attore, Romaeuropa Festival 2024, TPE, Triennale Milano Teatro