Adattamento del materiale narrativo e regia sono stati aspetti simultanei di uno stesso processo. Ho scritto e immaginato a un tempo cosa sarebbe accaduto in azione, ponendomi il compito di valorizzare al massimo la componente umana e relazionale dei personaggi, che credo sia la parte più interessante di questo materiale narrativo, cercando in essi quel fondo di verità che non ha a che vedere né con realtà né con finzione. Pochi effetti speciali, pochi oggetti, misura ed equilibrio nella scansione quasi musicale dei momenti, dosaggio nell'alternanza dell'elemento comico con quello riflessivo, regia invisibile direi e pienamente al servizio degli attori, della cura dei loro gesti e delle loro traiettorie, a disegnare un reticolo di affetti e di emozioni che si dipana tra gli interstizi delle parole, pensando a una messa in scena che facesse del sorriso un'opportunità per pensare e del pensiero un'opportunità per sorridere.
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Regia:
Massimo Maraviglia
Autore:
dall’omonimo romanzo di Marco Presta