Con Variation(s) il coreografo franco-algerino Rachid Ouramdane, fra i nomi di spicco del panorama francese e internazionale, torna al rapporto fondante tra danza e musica, alla risonanza fra gesto e suono, a quella “potenza del gesto che ci fa sentire la musica in modo diverso”. Per farlo Ouramdane si richiama alla lezione di Fernand Schirren - compositore, musicista, artigiano del ritmo che ha formato tanti giovani artisti al Mudra/Rudra di Béjart, al Parts di Anne-Teresa de Keersmaeker e al Cndc di Angers, dove Ouramdane lo incontra -, al suo invito a cercare la differenza nell’identico. “Per rendere visibile e tangibile la differenza nell’identico è importante mantenere sguardo e ascolto vigili, solo così potremo vedere in cosa sussiste la variazione, la differenza. Da qui l’idea di chiamare questo spettacolo Variation(s), vale a dire una variazione attorno alla medesima cosa, un tema musicale, e di farne un’esperienza diversa ogni volta. Abbastanza rapidamente, lo spettacolo è stato costruito in collaborazione con il compositore Jean-Baptiste Julien, a lungo al mio fianco. L’idea era di mostrare la struttura musicale in modo diverso attraverso il gesto, la danza”.
Ruben Sanchez e Annie Hanauer, a lungo complici del lavoro di Ouramdane, sono i due magistrali danzatori che condividono in successione ma senza soluzione di continuità lo stesso palcoscenico, muovono i loro passi e la loro personale coreografia sulla stessa musica, eppure offrono al pubblico un’esperienza completamente diversa, mostrando ognuno una faccia della musica di Julien, come “i due lati opposti del nastro di Möbius”, simbolo dell’infinito.
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Produzione:
Chaillot – Théâtre national de la Danse
Musicista:
Jean-Baptiste Julien
Coreografo:
Rachid Ouramdane
Protagonista:
Annie Hanauer, Ruben Sanchez
Durata:
60 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2019