L'attuale edificio del Teatro Amilcare Ponchielli è il risultato di una serie di interventi di costruzione, ricostruzione, modifiche, manutenzioni e restauri che dura da duecentocinquant'anni. Due sono, però, sostanzialmente, le forme che il teatro cremonese ha avuto nella sua lunga storia, la prima risalente al '700 e l'attuale, che data dal 1808.
La storia inizia nel 1747, quando un gruppo di nobili decide di dotare la città di un vero e proprio teatro, in sostituzione delle varie sale, in qualche modo provvisorie, e comunque scomparse, che lo avevano preceduto. L'incarico della progettazione venne affidato a Giovanni Battista Zaist, architetto cremonese che faceva parte della cerchia dei famosi Bibiena. Teatro Nazari, dal nome del proprietario, mutò nome nel 1785, quando venne acquistato dai palchettisti in "Teatro della Società" o della "Nobile Associazione".
Quella prima costruzione venne distrutta nel 1806 da un incendio, come spesso accadeva ai teatri in legno del '700; i condomini però ne decisero l'immediata ricostruzione, affidando il progetto al più noto architetto teatrale del momento, Luigi Canonica, che si ispirò al suo maestro, il Piermarini, ma con diversi apporti originali.
Acquisito alla proprietà comunale nel 1986, dal 1989 il Ponchielli è stato sottoposto a radicali interventi di restauro, ripristino e di adeguamento tecnologico.