Cinema

Addio a William Friedkin, il regista che ha mostrato il Male sul grande schermo

William Friedkin
William Friedkin

È morto a Los Angeles William Friedkin, il regista più rappresentativo della New Hollywood anni Settanta. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 29 agosto.

Il regista Premio Oscar William Friedkin, universalmente noto per aver diretto nel 1973 l’horror cult L’esorcista è morto oggi a Los Angeles.

Nato a Chicago nel 1935, da una famiglia di ebrei originari dell’Ucraina, nel 1965 si era trasferito a Los Angeles: il suo esordio alla regia fu il musical cinematografico Good Times, con protagonisti Sonny Bono e Cher. Seguirono The Birthday Party (1968) e The Boys in the Band (1970), entrambi tratti da commedie scritte per il teatro.

Il successo, tra poliziesco e horror

Il successo a Hollywood arrivò nel 1971, con Il braccio violento della legge, che si aggiudicò cinque Oscar, tra cui miglior film, regia e miglior attore protagonista (Gene Hackman).

L'esorcista

Due anni dopo, L’esorcista, con gli iconici Linda Blair e Max Von Sydow, risultò “il film più terrificante di tutti i tempi” e, ottenendo due Oscar (miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro), consacrò la fama di Friedkin a livello mondiale, grazie all’appellativo di “regista del Male”.

Critiche dalle associazioni omosessuali americane

Nel 1980 Friedkin realizzò Cruising, uno spaccato della cultura gay in declino, che si colloca tra i moti di Stonewall e l’avvento dell’Aids: la pellicola, con Al Pacino protagonista, è stata duramente criticata e boicottata dall’associazionismo omosessuale dell’epoca, su impulso del giornalista Arthur Bell, il quale aveva scritto numerosi articoli (che avevano ispirato il film) su una serie di omicidi irrisolti all’interno della comunità gay; molti attivisti ritenevano infatti, che la pellicola veicolasse un messaggio politico negativo e omofobo. Come conseguenza delle proteste, il film venne parzialmente ridoppiato in fase di post produzione per attenuare il rumore provocato dai manifestanti.

Al Pacino (1980)

I progetti degli ultimi anni

Oltre al cinema e alla televisione, William Friedkin, in tempi più recenti, si è dedicato alla regia di opere liriche: fino allo scorso marzo, nel cartellone del Teatro Regio di Torino, era ancora presente la sua Aida kolossal (un allestimento del 2005).
Nel 2017 ha realizzato un documentario intitolato The Devil and Father Amorth, nel quale ha seguito padre Gabriele Amorth a Roma, mentre eseguiva un esorcismo su una donna.

Nel 2013 ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. E proprio in Laguna era atteso tra qualche settimana, per presentare fuori concorso il suo ultimo lavoro, The Caine Mutiny Court-Martial.