Il cinema internazionale piange Gina Lollobrigida, una delle attrici italiane più celebri di sempre
È morta Gina Lollobrigida, una delle attrici italiane più celebre di sempre: aveva 95 anni. Con lei si è chiusa una pagina indimenticabile della storia cinematografica d’Italia e del mondo. Gina Lollobrigida sorrideva all’età con signorilità, evitando di mascherare i segni del tempo, che avanzava senza mai farla sentire âgé.
La “maggiorata” ante litteram
Nel suo caso, la bellezza prorompente non era disgiunta dal fascino, dall’arte della seduzione, dal carisma, dalla personalità. Vittorio De Sica, in Altri Tempi, coniò per lei il termine “maggiorata” ma, nell’immaginario collettivo, fu sempre la Bersagliera, identificata nel personaggio povero e dal cuore d’oro, mentre nel privato aveva un carattere deciso e battagliero, sinonimo d’emancipazione femminile.
Dai fotoromanzi al cinema
Luigia Lollobrigida nacque a Subiaco, vicino Roma, il 4 luglio 1927. Nel 1947 si piazzò seconda classificata a Miss Roma, concorso che le spalancò le porte di Miss Italia, dove si classificò terza. Già nel 1945 venne scrittura nella pièce teatrale Santarellina di Eduardo Scarpetta, nel minuscolo Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio. Nel 1947, con lo pseudonimo di Diana Loris, interpretò uno dei primi fotoromanzi italiani.
I primi passi e la consacrazione all’estero
Il magico mondo del cinema vide inizialmente la “Lollo” comparsa e controfigura. I primi risultati giunsero nel 1949 con Campane a martello di Luigi Zampa seguito da Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani. Il successo esplose con “Fanfan la Tulipe” di Christian-Jaque del 1952, film vincitore dell’Orso d'Argento al Festival di Berlino che la consacrò in Francia.
Da qui cominciò una carriera che la portò a vincere un Golden Globe, sette David di Donatello e due Nastri d’Argento.
Una carriera tra David e Golden Globe
Dopo Altri tempi di Alessandro Blasetti, lavorò nuovamente al fianco di De Sica vestendo i panni della Bersagliera in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, premiato con il Nastro d'Argento a Berlino, cui seguì Pane, amore e gelosia. Rifiutò il terzo capitolo della saga e la sua parte fu affidata alla storica “rivale” Sophia Loren.
La sua voce, portata naturalmente alla lirica, l’aiutò a impersonare il soprano Lina Cavalieri nella pellicola La donna più bella del mondo, accanto a Vittorio Gassman, vincendo il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Negli anni Cinquanta sbarcò a Hollywood, su invito del miliardario Howard Hughes. Risalgono a quel periodo Il tesoro dell'Africa, di John Huston, con Humphrey Bogart e Jennifer Jones; Il maestro di Don Giovanni con Errol Flynn; Trapezio, con Burt Lancaster e Tony Curtis; Il gobbo di Notre Dame, con Anthony Quinn; Sacro e profano, con Frank Sinatra; Salomone e la regina di Saba, con Yul Brynner. Nel 1961 vinse un Golden Globe per Torna a settembre, con Rock Hudson e Sandra Dee.
L’anno seguente fu insignita di un David di Donatello e un Nastro d’Argento per il ruolo di Paolina Bonaparte in “Venere imperiale” di Jean Delannoy. Nel 1964 recitò assieme a Sean Connery e nel ‘68, per “Buonasera, signora Campbell” con Telly Savalas e Shelley Winters, si trovò in lizza per un altro Golden Globe e vinse il suo terzo David di Donatello.
Copertine e incontri importanti
Nel corso della sua carriera, la “Lollo” collezionò circa seimila copertine sulle più prestigiose riviste di tutto il mondo. Posò per scultori come Giacomo Manzù e per maestri della fotografia come Epstein. Conobbe Marilyn Monroe, evento che la stampa americana intitolò “incontro tra la Venere bionda e la castana”. Venne ricevuta alla Casa Bianca dal presidente Eisenhower, che la leggenda narra l’abbia accolta con le parole ”lieto di vedere l’Italia prospera”.
Una “solitudine ricercata”
Dagli anni ’70 Gina Lollobrigida iniziò una nuova vita e, attingendo al passato scolastico all’Istituto delle Belle Arti, si dedicò alla fotografia e alla scultura, campi dove riscosse notevole successo.
Ebbe un percorso privato e affettivo non facile. Negli ultimi anni tramutò la residenza sull’Appia Antica nella roccaforte di una solitudine ricercata, per quanto sempre sotto i riflettori. Si allontanò, con strascichi legali, anche da Andrea Milko Skofic jr, il figlio avuto con un medico sloveno dal quale divorziò agli inizi degli anni Settanta, e dal nipote Dimitri. Furono molto chiacchierate le vicende personali e di lavoro con il giovane factotum Andrea Piazzolla, così come il presunto matrimonio, sempre negato dall’attrice, con l’imprenditore spagnolo Francisco Javier Rigau.
Riconoscimenti
Per i suoi meriti artistici, Gina Lollobrigida divenne Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 1999 Ambasciatrice di buona volontà della FAO. La Francia la volle, nel 1985, Ufficiale dell’Ordre des Arts et des Lettres, mentre nel 1992 ricevette la prestigiosa Légion d’Honneur dalle mani del Presidente François Mitterrand, che la definì “artiste de valeur”.