Di palo in frasca, di frasca in palo...

Di palo in frasca, di frasca in palo...

Zapping tematico. Ovvero, “saltare di palo in frasca in modo sconclusionato”. E’ quello che io (e altri milioni di spettatori) ci siamo sorbiti ieri al Tg5 delle 20.00. Premessa doverosa. Il TG per sua natura salta di palo in frasca, seguendo un andamento a parabola (escluso quello di Emilio Fede, che è una linea retta infinita). Quindi, nel quadro dei 30 minuti, si spazia da un argomento all’altro, ma sempre con una certa logica: prima la politica o le tragedie (che poi sono la stessa cosa), poi la cronaca italiana e poi, eventualmente, quella straniera. Poi si passa a argomenti più leggeri, come lo sport, il cinema e magari qualche gossip. Ogni tanto si ritorna sulla tragedia iniziale, magari per qualche aggiornamento. Questo è il trend logico usuale, modificabile a seconda dell’impatto degli eventi: è chiaro che il giorno dopo la Coppa del Mondo la prima notizia è lo sport. Ma quello del Tg5 di Rossella di ieri è stato un Casus Horribilis (e rarissimo) del 7° grado di palo in frasca-di frasca in palo-di palo in frasca-di frasca in palo, con in più degli innesti a dir poco sconcertanti. Strano, perchè Rossella di solito confeziona un buon prodotto, nel suo genere. La cronaca. Zappo sul tasto 5 intorno alle 20.10. E’ appena finito un servizio, ma intuisco che si trattava di un argomento serio. La Cesara Buonamici introduce il servizio successivo con un tono giocoso da carosello e parole rassicuranti. Dice qualcosa come “E ora la storia di un personaggio curioso e particolare…[…] l’ha incontrato per noi il nostro inviato XY”. Visto così, ci si aspetta una di quelle storie dell’Italietta che lavora, che so, il vecchino che a 105 anni guida ancora l’Ape, oppure la nonnina che fa la spesa a piedi a Monza per i vicini. Invece chi ti sbuca? Er Tapparella. Un losco personaggio del quartiere Testaccio famoso per aver scardinato centinaia di appartamenti da occupare poi abusivamente. Il suo in testa, una casa popolare dove ora paga “regolarmente” 10 euro al mese di affitto mensili. L’inviato lo dipinge come un Robin Hood dell’immobiliare e lui, Er Tapparella, si compiace delle sue trovate di cambiare subito le serrature per evitare ai padroni di casa di rivalersi sugli abusivi. Come se non bastasse, si mostra come Er Tapparella sia conosciuto e ammirato come un divo dai suoi vicini (figurarsi dopo questo servizio!) nonostante, dice l’inviato, abbia passato parecchi mesi in carcere per “vari, piccoli reati”. Un delinquente, insomma. Ma, anticipando lo sdegno dei telespettatori, l’inviato si affretta a dire che ora Er Tapparella s’è redento e fa il restauratore di mobili. Una bella storia, davvero. Proprio dell’Italietta che lavora! Ma questo è solo l’inizio dello zapping tematico infernale della Banda Rossella. Subito dopo Er Tapparella va in onda un servizio, più breve, su due poveri vecchini (eccoli i vecchini, alla fine!) brutalmente malmenati da dei bruti entrati di nascosto in casa (sarà mica Er Tapparella?!?). Si mostrano i vecchini tutti incerottati all’ospedale, con uno sguardo dimesso. Strappacuore. Segue il servizio su Mario Merola ricoverato in gravi condizioni, del quale si parla sempre al passato, come se fosse già morto. Conoscendo la superstizione dei napoletani, Merola si sarà empaticamente toccato, tant’è che oggi hanno detto che è lievemente migliorato. Poi ecco un’altra notizia palo-frascosa: il Congresso sul Clima. Che c’entra, adesso? Niente, infatti non si parla tanto del clima quanto di un simultaneo congresso dei nudisti in Brasile. Ah, beh, ditelo! Era una scusa per far vedere un po’ di carne all’ora di cena! Ebbene sì, perché sono questi gli innesti sconcertanti: il servizio non risparmia immagini a tutto tondo e, aldilà di chiappe e poppe al vento (che peraltro vediamo tutti in giorni negli spot pubblicitari), ci vengono mostrate delle barbisone femminili in tutta la loro diversità: più pelo, meno pelo, zero pelo…oltre che si intravvedono attributi penzolanti di rara fattura. Senza falsi moralismi, perché è vero che ormai il nudo è dappertutto, però francamente questo ce lo potevano risparmiare. Restando in tema di pelo, segue il servizio sul valore dei baffi nell’uomo di oggi. Baffo si, baffo no, baffo come, chi porta il baffo, Baffi Famosi, il tutto condito con interviste impossibili alle passanti, le quali commentano brillantemente originalità del tipo: “Nooo, il baffo non mi piace…ah beh, sì, se curato allora mi piace.” E, ancora, servizio musicato sul matrimonio di Tom Cruise in Italia, che più che di Cruise volta e rivolta la sponsorizzazione alla location: il Castello Odescalchi sul lago di Bracciano, visto in tutte le stanze, negli angoli, nel suo suggestivo contorno. Come se non bastasse – e giuro che l’avevo pronosticato – si mostrano le immagini dei Matrimoni Famosi tenutisi proprio lì: Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, in testa. Peccato, perché avrei fatto l’en plein se avessero mostrato anche quelle delle nozze Katia-Ascanio. Quindi, nell’ordine: Er Tapparella, i vecchini pestati, la tragedia Meroliana, il finto congresso sul clima con patate al vento, il valore del baffo, Tom Cruise sposo all’Odescalchi. Un fritto misto a dir poco inquietante. L’infelice di palo in frasca–di frasca in palo rosselliano viene chiuso dal servizio migliore della serata, ma qui senza vena sarcastica, ossia l’intervista di Cristina Parodi a Laura Pausini. La Pausini: una delle poche cose nazionali e decorose rimasteci. Sicuramente non meritevole di finire ultima nella personalissima classifica del Tg5 sulle cose più importanti da mostrare agli italiani. Sicuramente NON dopo Er Tapparella.