Selva risorgerà, scongiurato il rischio demolizione. La decisione è stata presa dall’amministrazione che con una variante al Piano Regolatore Generale farà in modo che in quello spazio ritorni a rivivere la cultura.
Il teatro e cinema Selva ritornerà a vivere. Come l’araba fenice risorgerà dalle proprie ceneri. Lo stabile sarà nuovamente quello che è stato per 60 anni: un luogo dove fare e apprezzare la cultura. E’ stato definitivamente scongiurato il rischio che la struttura si trasformi in un nuovo centro commerciale.
Urbanistica. La decisione è stata presa dall’amministrazione che con una variante al Piano Regolatore Generale, che approderà in commissione e consiglio a breve, farà in modo che lo spazio ritorni ad essere quello che è stato per anni. Questo proposito era già stato espresso dal consiglio comunale l’8 maggio del 2003, quando un ordine del giorno della maggioranza sottolineò l’esigenza di acquistare l’immobile che copre una larga superficie tra via Sassari, via XX Settembre, via Carducci e via Giovanni XXIII°.
4 milioni. Il 5 aprile del 2005 è stata ribadita dal consiglio questa decisione, a seguito di una risoluzione proposta dal centro-sinistra volta ad annullare le decisioni prese dalla precedente giunta Baldino. Il comune ha stanziato 4 milioni euro. La cifra andrà a saldare i conti con i proprietari che sono l’Ersat e la famiglia Selva. Con l’ente regionale è stata già avviata un pratica di permuta, mentre con gli eredi Selva la trattativa è ancora in corso.
No demolizione. Intanto per ovviare a possibili intoppi si è deciso di annullare il progetto del 1999 che prevedeva un accordo tra i Selva e il comune volto a demolire la struttura per realizzare parcheggi interrati, residenze e negozi. L’accordo prevedeva anche un investimento pubblico di 4 miliardi di lire. Ci furono grandi polemiche e una protesta ufficiale di associazioni locali culturali e ambientaliste contro quella decisione.
La storia. Il cinema e teatro Selva nacque del 1939. Il terreno in cui venne edificato fu, in parte, donato dal Dott. Pisano, potestà di Alghero. Da allora in quel locale sono passati migliaia di film concerti, rappresentazioni, incontri pubblici, etc. Fino al 1994 quando fu chiuso per problemi d’inagibilità viste alcune parti della struttura pericolanti.
Adesso la struttura rinascerà e quando un nuovo spazio culturale nasce, o rinasce come i questo caso, non può che essere una straordinaria notizia per tutti.