Teatro

Ancona, Teatro del Canguro: 30 anni e non sentirli

Ancona, Teatro del Canguro: 30 anni e non sentirli

“Se nel lontano 1975, quando abbiamo iniziato, mi avessero detto che oggi sarei stato qui a festeggiare i trent’anni di attività non ci avrei mai creduto”. Così Lino Terra, direttore artistico del Teatro del Canguro, ha aperto la conferenza stampa che si è svolta stamattina, 21 dicembre 2005 al Teatro Sperimentale di Ancona, in occasione del trentesimo compleanno della Compagnia marchigiana da anni impegnata nel teatro per ragazzi. “All’inizio della nostra avventura - ha continuato Lino Terra – il nostro territorio non aveva riferimenti teatrali di nessun tipo, non c’era una stagione di prosa, era impossibile pensare a una compagnia professionale e a un teatro specializzato per ragazzi. Col passare del tempo, fortunatamente, le cose sono cambiate, si è sviluppata un’idea più organica e strutturata della cultura del teatro e una maggiore partecipazione da parte dei soggetti istituzionali”. Anche grazie a tutto questo oggi il Teatro del Canguro è una piccola realtà aziendale che impiega più di venticinque tra soci e scritturati, rappresenta oltre duecentocinquanta repliche all’anno su tutto il territorio nazionale, organizza rassegne e attività in più di quindici comuni delle Marche. Certo il momento di crisi si fa sentire – e tanto – nel settore del teatro ragazzi che soffre, forse più di altri, la precarietà e l’incertezza dovute a fattori non soltanto economici. “Ancora oggi – ha spiegato il direttore artistico – non possiamo contare su una sede stabile che possa essere identificata in città e nelle regione come il teatro dei ragazzi e dei giovani. Ormai in tutte le regioni italiane il Teatro Stabile per l’Infanzia e i Giovani non è soltanto l’azienda e l’attività che essa produce, ma soprattutto il luogo fisico che le istituzioni si sono impegnate a mettere a disposizione delle giovani generazioni”. Nonostante tutto, l’attività è in costante aumento, le recite sono sempre di più - così come gli spettatori - e si moltiplicano i contatti con altri operatori del settore e con enti locali, associazioni e organismi scolastici. Tanti i rappresentati delle istituzioni presenti stamattina allo Sperimentale, tra gli altri il sindaco del Comune di Ancona Fabio Sturani, gli assessori comunali Luccarini (Cultura), Camilletti (Pubblica Istruzione), Saccomandi (Servizi Sociali), l’assessore ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Marche Giampiero Solari. “Quella dei trent’anni, per il Teatro del Canguro – è intervenuto il sindaco Sturani - è solo una tappa del lungo cammino che ha ancora davanti. Già dai primi passi mossi tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta il Canguro ha rappresentato una svolta nel panorama cultura di Ancona: è stato il primo teatro stabile che nostra città ha avuto e che ha contribuito alla formazione di un nuovo pubblico teatrale e di una maggiore sensibilità verso questa particolare forma di espressione. Per questo il Comune di Ancona vuole ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile un “compleanno” come quello di oggi. Non solo, ci stiamo impegnando – ormai da tempo – per far sì che il problema della sede stabile venga risolto al più presto: stiamo valutando diverse possibilità e stiamo facendo il possibile per garantire gli spazi necessari a quello che è un punto di riferimento non solo nelle Marche, ma anche a livello nazionale”. Argomento - quello della “casa” del teatro del Canguro - che sta a cuore anche all’assessore regionale Solari. ”La sede – ha spiegato nel suo intervento – non è solo un fatto edilizio, è un luogo che rappresenta la Compagnia, rispecchia le sue caratteristiche e ne rafforza l’identità. Una realtà importante e radicata nel territorio come quella del Teatro del Canguro non può farne a meno e la Regione Marche è intenzionata a collaborare concretamente in questo senso”. L’assessore regionale ha sottolineato anche il prezioso lavoro di formazione dei giovani e giovanissimi portato avanti – da trent’anni a questa parte - dal Canguro che “aiuta i nostri ragazzi a sviluppare un immaginario diverso da quello proposto da televisione e cinema e contrasta il “virus” dell’omologazione che minaccia – e sempre di più contamina – la nostra cultura”. D’accordo su questo anche gli assessori comunali Antonio Luccarini e Maria Grazia Camilletti i quali, oltre a ribadire l’importanza del lavoro di “controinformazione” fatto sui ragazzi, hanno sottolineato il ruolo fondamentale che il Teatro del Canguro riveste nella formazione teatrale di bambini e giovani anche grazie alla continua e capillare attività svolta nelle scuole (di infanzia, primarie e secondarie di primo grado). La “festa” è proseguita per tutto il pomeriggio con racconti, letture e rappresentazioni aperti a tutti: dallo spettacolo “Peter Pan”, alla lettura-spettacolo “Tutto cominciò quando...”, per finire con lo spettacolo realizzato con i ragazzi del laboratorio teatrale “C’è qualcosa di grande” del Centro Ricreativo “Trovamici”.