Teatro

Cinema d'emigrazione a New York, Boston, New Jersey

Cinema d'emigrazione a New York, Boston, New Jersey

Si è appena concluso il ciclo di conferenze e proiezioni sul cinema d’emigrazione proposto a New York, Boston e New Jersey, che pone il sigillo ad una intensa ed eccezionale stagione di eventi culturali per l’Associazione Ragusani nel Mondo. Idealmente ha rappresentato la naturale prosecuzione della fortunata Rassegna “ Andate e Ritorni – Cinema e Migranti “, che nello scorso mese di maggio ha visto la contemporanea proiezione a Palermo e Ragusa di oltre 20 pellicole, fra quelle che hanno fatto la storia del film d’emigrazione, con un viaggio a ritroso sui percorsi che hanno coinvolto nel secolo passato intere generazioni di italiani migranti verso un futuro carico di speranza , ma anche con uno sguardo verso le nuove problematiche di una Italia vista come terra di approdo per migliaia di disperati del terzo mondo. Quella rassegna , una delle più importanti e significative nel suo genere per l’ampiezza dei film proposti, ammirata e condivisa da vasti settori della cultura siciliana e nazionale, ha fatto parte di un progetto , voluto fortemente dall’Assessorato Regionale all’Emigrazione, volto a ridare smalto alle politiche dell’emigrazione, con uno stacco netto rispetto al recente passato. La rassegna è salpata ora dalla Sicilia per giungere in America sulle rotte dei tanti Italiani che un tempo sbarcarono verso nuove terre, prima tappa di un tour che nel futuro la porterà in altre città estere a forte e significativa presenza di italiani, ove è stata già oggetto di pressanti richieste. L’America è anche un topos, una metafora della possibilità di una vita migliore. E il cinema ha raccontato con grande forza questa ricerca da parte degli italo-americani, contribuendo a mantenere e veicolare la loro immagine, puntando su valori quali la famiglia e il lavoro ,e su capacità quali l’intelligenza creativa e il senso del dovere, che ne hanno sempre caratterizzato l’identità. La loro storia è per noi siciliani monito all’apertura verso le tante etnie che oggi, giorno dopo giorno, giungono nella nostra Isola. La loro storia c’insegna che in questa società caratterizzata dai movimenti, dalle comunicazioni veloci, dalla globalizzazione culturale, non possiamo più chiudere in maniera anacronistica i confini del nostro Io culturale e geografico. Sempre più, infatti, nelle città del mondo si mescolano volti e fisionomie diverse. Quel mosaico di provenienze , che eravamo abituati a considerare il tratto distintivo di metropoli raccontate in anteprima dal cinema, ha inglobato anche noi siciliani. Oggi ci siamo in mezzo: orientali, africani, europei, siciliani, tutti insieme manteniamo o conquistiamo centimetri di sopravvivenza. E stranamente abbiamo perso la memoria; quasi nessuno sembra ricordare che quegli sguardi, quell’incedere incerto, quello spaesamento impacciato, erano i nostri, solo qualche tempo fa. Pertanto il viaggio in quella cinematografia che rappresenta l’emigrazione non poteva che approdare negli USA, proponendo un ciclo di proiezioni e di conferenze che hanno consentito di riconoscere, attraverso quel grande contenitore della memoria collettiva che è il cinema, quell’epico andare per mari, per terre e per tentativi, in cerca di fortuna o di un sogno che sembrava impossibile realizzare; di fare un confronto tra storia e finzione cinematografica, e più in generale un’analisi del rapporto cinema-storia; di riflettere sul ruolo della cinematografia, e dei mezzi di comunicazione, nella costruzione di immagini, idee, pregiudizi, stereotipi negativi o, di contro, nella diffusione di una cultura del dialogo e del rispetto della diversità culturale; di contribuire alla formazione di coscienze e mentalità interculturali che considerino lo straniero una risorsa e non un problema; di comprendere il conflitto dei tanti immigrati in bilico tra ricerca delle proprie radici e voglia di costruirsi una nuova identità sociale e culturale. La rassegna è stata presentata presso due importanti e prestigiosi centri universitari dello Stato di NeW York, la Westchester Community College e la Stony Brook University, alla presenza di una folta e attenta platea, che ha assistito alla proiezione di diverse pellicole ( Kaos dei f.lli Taviani, La Leggenda del Pianista sull’Oceano di Giuseppe Tornatore, Lettera agli emigranti di Roberto Nobile ,attore e regista ragusano di fama nazionale , Oltremare, di Nello Correale). In particolare quest’ultimo film ha suscitato notevole interesse presso gli studiosi e appassionati italo americani intervenuti alla proiezione. La pellicola , girata sul finire degli anni ’90 a Marzameni, con una cast di nomi famosi ( Luca Zingaretti, Leo Gullotta, Ida Di Benedetto , Tiziana Lodato) misti da una sapiente regia ad attori minori, ancorché ben noti,del teatro siciliano, parla di una storia di emigrazione clandestina che vede protagonisti un gruppo di siciliani sul finire dell’800. L’epilogo amaro della vicenda fa da sconcertante e singolare prologo ad analoghe vicende che vedono la Sicilia dei nostri giorni protagonista passiva di simili drammi. Un film di drammatica attualità, che ha suscitato nei presenti un vivace dibattito , e un incredibile interesse per il susseguirsi di vicende che pongono la nostra Isola alla ribalta internazionale per i continui sbarchi di migliaia di clandestini del terzo mondo. Altri due appuntamenti analoghi si sono susseguiti a Boston, nel Massachutes, presso la Società dei Figli d’Italia, e, a conclusione dell’intenso tour, nel New Jersey, presso i nostri conterranei santacrocesi del Club di san Giuseppe . Quest’ultimo incontro è stato anche caratterizzato dalla presentazione in anteprima di un testo di ricerca storica sulla presenza della comunità dei Santacrocesi in America, a cura dell’autrice Antonella Giardina, e dalla donazione di diversi testi letterari e storici che andranno ad arricchire la dotazione della già ragguardevole biblioteca allestita da anni in seno al Club. L’intera delegazione , composta da insigni professionisti, ha concorso a creare un evento culturale che ha promosso negli States l’immagine delle nostre Istituzioni regionali ,e che ha dato luogo a forti e significativi momenti di riflessioni e di studio , particolarmente apprezzati dalla comunità degli italo- americani Di essa ne hanno fatto parte il prof. Marcello Saija, insigne storico dell’Emigrazione, il regista Nello Correale, il critico cinematografico Sebastiano Gesù ,le note e affermate esperte ragusane Tullia e Antonella Giardina, quest’ultima Direttore artistico della Rassegna insieme a Giovanella Brancato. Giuseppe Gambina e Salvatore Schembari,il primo esperto di cinema e titolare di importanti sale cinematografiche nel ragusano, e il secondo qualificato gallerista e editore, hanno anche curato una mostra itinerante di locandine su alcune pellicole della rassegna “ Andate e Ritorni “, mentre Antonino Saltalamacchia e Sonia D’Ambra, studiosi dell’emigrazione di origine liparota, si sono intrattenuti sui fenomeni che hanno segnato i fussi migratori degli eoliani nel mondo. Preziosa è stata a Boston l’assistenza logistica e organizzativa assicurata da Joe Pantano, imprenditore e uomo d’affari di origine ragusana. La Regione è stata rappresentata da Lucio Oieni, Responsabile del Dipartimento all’Emigrazione, e , in sostituzione dell’ass. Francesco Scoma, dall’esperto Marcello Vitaliti e dal Funzionario Raffaele Basile. In quest’ambito costituisce un grande motivo di orgoglio per l’Associazione Ragusani nel Mondo essere stati investiti dall’Assessorato Regionale all’Emigrazione dell’onere organizzativo, che forse rappresenta simbolicamente un riconoscimento all’attività svolta in tutti questi anni , che ha consentito di tessere una importante e fitta rete di rapporti con le comunità siciliane residenti all’estero, come testimoniato dalle numerose missioni culturali svolte in Sudafrica,Nord e Sudamerica, Australia, Europa, che tanto apprezzamento hanno riscosso presso le comunità dei nostri corregionali. Oggi l’ambito operativo dell’Associazione non è più limitato ai rapporti con le comunità iblee, ma spazia e coinvolge tutta la realtà dei siciliani residenti all’estero, e pone le premesse per una candidatura forte ed autorevole ad essere nell’immediato futuro punto di riferimento costante e significativo nell’ideazione e realizzazione delle politiche regionali e provinciali nel settore dell’emigrazione.