Maria Grazia Cucinotta continuerà a fare la produttrice, ma il prossimo anno ritornerà anche nelle vesti di attrice in un film che racconterà l'arrivo del cinema in Italia.
Ne ha parlato ieri sera al Festival del Cinema di Salerno dove la Cucinotta, ancora una volta, ha seguito in pieno la strada della solidarietà "dando la parola a quei bambini costretti dalla vita a stare in silenzio".
Lo ha fatto presentando "All the invisibile children", il film in otto episodi che è riuscito a mettere insieme alcuni tra i più grandi registi. Nomi come Ridley Scott, Jon Voo, Spike Lee ed Emir Kusturica. "Un film che fa piangere ma che fa anche ridere - dice la Cucinotta - dove i bambini raccontano le loro storie, i loro problemi, i loro sogni".
Un film, sottolinea l'attrice siciliana, "che rende protagonisti tutti i bambini invisibili, quei bambini che trovi dietro gli angoli, nei quartieri dove non ci va nessuno. Quei bambini che soffrono e che nono hanno neanche la possibilità di comunicare al mondo il loro dolore".
"Siamo stati fortunati ad avere alle nostre spalle grandi organizzazioni con l'Unicef - aggiunge l'attrice - ci ha reso credibili e ci ha aperto tutte le porte, anche quelle dei grandi registi". La Cucinotta parla di "All the invisible children", che arriverà nelle sale italiane alla fine del febbraio 2006, come di "un film divertente" e anticipa anche i suoi progetti di attrice. "Ritorno a fare l'attrice in un film dove sono produttrice e che racconterà l'arrivo del cinema in Italia - dice - nei prossimi mesi chiuderemo tutti i contratti e ne potrò parlare di più. Di sicuro, quando riesco a trovare un copione che mi piace non volto certo le spalle alla mia carriera di attrice".
Per ora la Cucinotta, la produttrice sembra comunque volerlo fare a tempo pieno.
"In merito alla mia scelta di fare la produttrice - conclude - nulla di strano, in America lo fanno un po' tutte. Del resto è anche un modo per proteggerti e controllare meglio la tua carriera di attrice".
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