Teatro

MitoContest

MitoContest

Il Teatro Studio di Scandicci presenta il 14 e 15 maggio alle ore 21 la Compagnia Krypton in collaborazione con Opera Academy Verona, Accademia Silvio D’Amico, Roma e Maggio Fiorentino Formazione, Isia, Polimoda: MITOCONTEST, esperimento attivo studio per musica,voce, digital video sulla tragedia greca;  un progetto di Giancarlo Cauteruccio, drammaturgia di Pier Luigi Berdondini, brani da Euripide, Eschilo e Sofocle, con un brano musicale originale del Maestro Fabio Vacchi. Una master class di 25 giovani artisti.

MITOCONTEST è un progetto di alta formazione creativa incentrato sull’applicazione delle nuove tecnologie e dei linguaggi innovativi, teatrali, musicali, scenici, e diviene un primo esperimento del nascente centro INFARST (Academy delle Industrie Formative per le Arti Sceniche e Tecnologiche), con sede al Teatro Studio di Scandicci diretto da Giancarlo Cauteruccio e gestito dalla Compagnia Krypton,  ed in collaborazione con  Pegaso e Maggio Fiorentino Formazione, con la finalità di avviare un inedito processo produttivo nell’ambito dello spettacolo dal vivo. Questa prima esperienza vede il coinvolgimento delle più importanti istituzioni nazionali dell’alta formazione artistica operanti nell’ambito del teatro di prosa e del teatro musicale:
Opera Academy di Verona (Polo Nazionale Artistico di Alta Specializzazione)
Maggio Fiorentino Formazione, Firenze
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Roma
Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche)
MitoContest intende sviluppare le potenzialità dei processi formativi applicati direttamente a quelli produttivi della messa in scena classica e contemporanea. Venticinque studenti provenienti dalle istituzioni coinvolte (oltre agli allievi del secondo anno del corso di Design della Moda e del corso di Tecniche e tecnologie dei sistemi audio, finanziato dalla formazione professionale della Provincia di Firenze) sono stati coordinati da Giancarlo Cauteruccio, regista e ideatore dello spettacolo, nel lavoro progettuale ed esecutivo. L’esperienza di formazione creativa si è svolta in percorsi di continuo confronto e verifica dei rispettivi ambiti disciplinari della composizione musicale contemporanea, della scrittura drammaturgica, dell’interpretazione dell’attore e del cantante lirico. Tutti i processi e i linguaggi dell’opera scenica sono stati indagati e sperimentati secondo nuove procedure esecutive: dai sistemi di microfonizzazione e trattamento digitale della voce, fino alla scenografia, realizzata con l’applicazione di sofisticati sistemi digitali applicati su un impianto scenico di tipo tradizionale.

L’opera

MITOCONTEST è il primo studio di una sfida linguistica ispirata ai grandi temi della tragedia classica, qui reinterpretati secondo i condizionamenti e le possibilità tecnico operative della contemporaneità. A partire dai frammenti estratti da sette tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide, Pier Luigi Berdondini ha elaborato, su invito di Cauteruccio, una nuova drammaturgia poetica sulla quale si impianta il processo di sperimentazione creativa. Gli allievi del Maestro Fabio Vacchi hanno composto i brani originali di musica elettronica che impegnano i giovani cantanti lirici in scena al fianco degli attori. Gli uni e gli altri si misurano con l’applicazione delle tecniche di microfonizzazione e spazializzazione acustica, per attivare nuove esperienze e potenzialità espressive della voce e della musica. L’intera azione, codiretta dai giovani registi, si sviluppa in un contesto scenico realizzato dagli allievi coordinati dallo scenografo Loris Giancola attraverso uno studio di relazione tra scenografia costruita e scenario virtuale.

Il mito

Perché il mito? Ancora una volta il mito. Quello del mondo classico, quello della tragedia greca, con gli dei e gli eroi, le lotte, i conflitti, i lutti, i supremi atti di coraggio, di resistenza, le salvezze e le perdizioni. Perché il mito è innanzi tutto narrazione, oggettivazione dei fatti, ricerca di una spiegazione per il presente nel passato – leggendario o storico, poco importa, purché tale passato sia parte di un patrimonio condiviso, come appunto quello classico rappresenta per la civiltà contemporanea. Perché il racconto degli eventi è sempre un atto di testimonianza. Perché è ancora possibile, crediamo, trovare nella parola il senso di appartenenza culturale, il valore della ricerca.

Il mito dunque, ma in una forma innovativa: in un “contest”, una competizione tra i linguaggi, un confronto serrato tra le nuove possibilità della scena, giocato sulla linea della sperimentazione, sempre prestando attenzione alla revisione dei codici formali e delle tradizionali figure dello spettacolo dal vivo. MITOCONTEST assume quindi il senso antropologico del mito ma lo rivede secondo una chiave fortemente contemporanea.

Con l’adozione di parole, scenari, strumenti e linguaggi provenienti dalla più aggiornata ricerca, il progetto ha l’aspirazione di essere un nuovo atto di fondazione, una proposta linguistica, estetica e poetica per la scena.
Il testo che Pierluigi Berdondini ha composto per l’occasione crea uno spazio di continuo alternarsi tra tensione e rilascio in cui i linguaggi impegnati nell’opera contribuiscono a delineare una nuova, spiazzante prova di quel collegamento tra contemporaneità e eredità del mondo classico che la cultura occidentale da sempre persegue. Rispondendo a una precisa richiesta di Cauteruccio (scaturita a sua volta da una riflessione approfondita sul senso scenico del “tragico” avvinto alla realtà odierna) il testo mette in opera una traslazione dalla parola classica a quella contemporanea.

La tragedia greca (coma forma letteraria e patrimonio culturale) viene letteralmente sezionata, i suoi codici vengono fatti a pezzi, le unità aristoteliche deflagrano lasciando sul terreno pochi lacerti riconoscibili; qui le vicende umane e divine dei protagonisti vengono astratte dalle circostanze e guadagnano una nuova dimensione di valore assoluto.

Il lutto delle donne di Tebe o di Micene, conservando la qualità simbolica del dolore di cui è veicolo, può a questo punto abbandonare le forme dei veli di regine e ancelle: il male della condizione umana passa dalle questioni di un mondo arcaico a quelle dei nostri giorni, il fumo di Troia adesso puzza di petrolio e di gas venefici; i fratelli uccidono fratelli in guerre condotte sotto la bandiera delle religioni; non muoiono più del ferro delle spade gli eroi nel mito contemporaneo, ma di nubi tossiche e polveri sottili, o della desolazione umana di un paesaggio metallico in città senza cielo e senza alberi. Il senso di una tragicità in tutto aderente a questo mondo globale e globalizzato è sintetizzato nella sigla “235U” che dà il titolo al testo; 235U è l’isotopo dell’uranio che viene utilizzato nell’industria nucleare: sia quella della produzione di energia, sia quella della produzione di armi.

La doppia faccia di una risorsa (esistente in natura, ma vero simbolo, tragico e contestato, del tempo presente) apre una visione in cui passa tutta la criticità contemporanea, dall’atomica all’immigrazione, alla guerra chimica, all’inquinamento, alle sperimentazioni genetiche, alle dittature, ai tramonti delle utopie, alla desertificazione dei valori della convivenza sociale.

Lo scenario poetico e drammaturgico di Mitocontest fa i conti con tutti gli stati di emergenza e gli interrogativi aperti di oggi, e le parole che si alternano alla voce di Medea o di Tiresia compongono una materia ruvida, aspra e mutevole, come una sfilata di orrori pronunciati dalla voce atona di speaker televisivi, un flusso fin troppo familiare alla nostra condizione di “spettatori. Ed è qui che la Tragedia recupera la sua funzione catartica: portando sulla scena proprio quegli orrori per scardinare, infine, quella condizione di passività che non è degna dell’uomo libero: Non i morsi dei lupi a noi ha offeso tra le crepe del sangue indifferenza.

Mito Contest - 14-15 maggio ore 21
Biglietteria intero 15 euro – ridotto 10 euro – ridotto studenti 7 euro
Teatro Studio  - via G. Donizetti, 58 – Scandicci
Info e prenotazioni: 055/ 7591.591 055/2345.443
teatrostudio.scandicci@gmail.com www.compagniakrypton.it