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Teatro Regio celebra 100 anni nascita di Dmitrij Sostakovic

Teatro Regio celebra 100 anni nascita di Dmitrij Sostakovic

Con il concerto che il 16 gennaio vedrà Mstislav Rostropovic salire sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini si avvia un progetto promosso dal Teatro Regio di Parma per celebrare i cento anni della nascita del compositore Dmitrij Sostakovic. È un progetto speciale che prevede a Parma la presenza di bacchette di prestigio internazionali e solisti autorevoli impegnati in pagine sinfoniche e cameristiche dell'autore russo, a cui il 24 febbraio sarà dedicata una giornata di studi conclusa dalla proiezione di pellicole accompagnate da musiche originali del compositore russo. Il progetto si ispira al titolo dell'opera più celebre del compositore russo, la sinfonia in do maggiore detta appunto Leningrado che a Parma sarà eseguita a distanza di breve tempo da due celebri direttori d'orchestra russi Mstislav Rostropovic e Vladimir Jurowski rispettivamente alla testa della Filarmonica Arturo Toscanini e dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Il capolavoro sinfonico di Sostakovic sarà affidato a due maestri di origine russa e appartenenti a generazioni diverse, chiamati a Parma in un confronto di interpretazioni ricco di valore e significato. Il concerto della Filarmonica Toscanini diretto da Rostropovic il 16 gennaio intende ricordare la figura di Arturo Toscanini nella ricorrenza del quarantanovesimo anniversario della scomparsa del Maestro che, per primo negli Stati Uniti, diresse la sinfonia Leningrado. Al Trio Cajkosvkij con Pavel Vernikov al violino, Anatole Liebermann al violoncello e Kostantin Bogino al pianoforte è affidata l'8 febbraio l'esecuzione del Trio in mi minore op. 67 scritto dal compositore russo durante la seconda guerra mondiale e che ebbe la sua prima esecuzione assoluta il 14 novembre nella sala della Filarmonia di Leningrado. Così come a Leningrado il 1960 fu per la prima volta proposto al pubblico il Quartetto n. 8 op. 110 che a Parma si ascolterà il 25 febbraio nella versione per orchestra da camera di Rudolf Barsai. La Settima Sinfonia, "dedicata alla città di Leningrado", fu composta di getto - «con un unico tratto di penna» - nel caos drammatico dei primi mesi di assedio. Nikolas Slonimskij la definì una Blitzsymphonie, in risposta alla Blitzkrieg nazista. I primi tre movimenti furono scritti a Leningrado, l'ultimo a Kujbysev, una cittadina degli Urali, dove il governo aveva fatto sfollare i principali artisti dell'Unione Sovietica. La Settima Sinfonia fu terminata in dicembre ed ebbe la prima esecuzione pochi mesi dopo, il 5 marzo 1942, nella medesima località, con i musicisti del Teatro Bol'soj, anch'essi trasferiti negli Urali, sotto la direzione di Samuil Abramovic Samosud. La storia di questo lavoro è un capitolo a sé nell'affresco terribile della Seconda Guerra Mondiale. La Settima incarnò immediatamente lo spirito di resistenza al nazismo. Il 9 agosto 1942 la Settima risuonò anche a Leningrado, nella Sala della Filarmonica, mentre la città sotto assedio era ridotta in condizioni terribili. Con un viaggio avventuroso compiuto in aereo e per nave, superando le linee nemiche, attraverso la Persia e l'Egitto, la Settima giunse finalmente oltreoceano e fu eseguita il 19 luglio a New York, dall'orchestra della NBC diretta da Arturo Toscanini. La giornata di studio, a carattere eminentemente divulgativo, è promossa dal Teatro Regio e organizzata congiuntamente all'Istituto nazionale studi verdiani, Università degli Studi Parma - Sezione di Musicologia e Istituzione Casa della Musica, e si terrà il prossimo venerdì 24 febbraio presso la Casa della Musica, a partire dalle ore 15. All'iniziativa parteciperanno studiosi dell'opera di Sostakovic ed esperti della cultura del suo tempo: Franco Pulcini, Ferruccio Tammaro, Rosanna Giaquinta, Gianni Rondolino. Al convegno è atteso l'intervento di due celebri direttori d'orchestra che sono stati eccezionali interpreti dell'opera del grande compositore. Sono il maestro Bruno Bartoletti sul podio del Maggio Musicale Fiorentino, nel 1964 per la prima italiana de Il naso di Sostakovic con la regia di Eduardo de Filippo e il maestro Rudolf Barshai, assistente e stretto collaboratore di Sostakovic, a Parma per il concerto che il 25 febbraio impegnerà il maestro russo sul podio dell'Orchestra Cherubini, per l'esecuzione della Sinfonia da camera per archi, op. 110a, trascrizione ad opera dello stesso Barsai del quartetto n. 8 del compositore che autorizzò questa versione orchestrale della sua musica. Infine la musica di Sostakovic risuonerà ancora a Parma il 5 giugno nell'ambito del Festival Verdi 2006 con la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 affidata alla Royal Philharmonic Orchestra diretta da Daniele Gatti, la stessa opera che nel novembre scorso è stata eseguita al Teatro Regio dall'Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti. Il progetto dedicato a Sostakovic nel centenario della nascita del musicista ha infine un valore particolare a Parma, città che ospitò il 9 maggio 1979 la prima esecuzione italiana del Quartetto n. 15, testamento spirituale del musicista russo che ad una successione di Sei Adagi affidò il suo estremo messaggio al mondo e che al Teatro Regio di Parma risuonò dagli archi del Quartetto Borodin, come un requiem al musicista, nella sala illuminata esclusivamente dalla luce delle candele nel corso di una serata di cui la città serba ancora il ricordo. La Stagione Concertistica 2005-2006 del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Fondazione Parma Capitale della Musica, ARCUS e con la collaborazione di Solares Fondazione Culturale - Società dei Concerti di Parma e della Fondazione Filarmonica ArturoToscanini.