Simona Ventura al vertice di Raidue? "Non ci spero proprio. La Rai è in mano alla politica e io politicamente sono a modo mio. L'unica mia chance è che privatizzino Raidue". Lo rivela la stessa conduttrice in un'intervista in cui si definisce "imprevedibile, qualunquista, cerchiobottista" e una che non riuscirà "mai a imparare l'arte di dire e non dire dei politici". La popolare conduttrice confessa poi di essere molto cattolica.
E se Raidue sarà digitale? "Credo che sia Gentiloni ad aver fatto una cosa vecchia di cinque anni. Comunque nel mio piccolo io so scegliere le persone, trovare l'idea, individuare il conduttore giusto. Dal prossimo anno comincerò a diminuire le mie presenze in video". Simona Ventura parla anche della recente adozione di una bambina.
"Ho evitato finora di parlarne anche per tenere lontani pensieri come questi. Caterina è una mia parente, nata in una situazione familiare difficile, e ne ho ottenuto l'affido temporaneo. Ho messo in conto il dolore di perderla, ma anche la speranza di tenerla per sempre. Invidia permettendo".
La popolare conduttrice è molto cattolica. "Sì -ammette a L'Espresso- vado in chiesa fin da piccola. Anche se allora l'avevo un po' scambiata per un palcoscenico. Ho avuto lì il mio primo brivido da protagonista. Mi facevano leggere dei brani e mi rendevo conto degli occhi curiosi di decine di vecchine fissi su di me. Era uno sguardo che alimentava la mia anima, oggi direi il mio ego. Naturalmente da adulti è diverso".
"Oggi sento la forza delle fede e sono molto affascinata da papa Ratzinger. E' un momento molto difficile per i rapporti interreligiosi e lui ha capito che solo con l'integralismo si possono difendere determinati valori della Chiesa". "Quando a Mediaset ero poco più di una valletta a "Mai dire gol", sparsero la voce che ero l'amante di Adriano Galliani. Inutile negare, spiegare. Alla fine mi resi conto che, a lasciarlo credere, erano più i vantaggi che gli svantaggi. Mi trattavano tutti con i guanti bianchi, a mensa c'era sempre un posto riservato per me. Vivevo una protezione senza aver dovuto far nulla".
Ma è vero che non sa né ballare, né cantare? "E' vero e non mi interessa. Farò una cosa nuova e, se serve, userò il mio linguaggio del corpo. L'ho affinato per anni e anni davanti allo specchio durante l'adolescenza. Ero grassoccia e goffa ma sognavo di diventare la Carrà".
Quanto a quel suo gesto tipico, con il braccio teso e il dito puntato, Simona Ventura spiega che le è venuto spontaneo. "Sono stata molto orgogliosa di vedere Berlusconi che lo imitava a conclusione della campagna elettorale per rafforzare il suo messaggio a sorpresa di abolire l'Ici. Vorrei che anche Prodi facesse la stessa cosa. Ma sarebbe curioso rafforzare con il dito puntato sullo spettatore l'annuncio di rimettere la tassa di successione."