Quelli di Grock hanno messo in scena Aspettando Godot. Letteralmente.
Molto precisi nel testo, la compagnia storica di Milano, non ha dato una rivisitazione del capolavoro di Becket stravolgendone le battute ed i significati, ma sono stati attenti a far vivere ai personaggi l'attesa dell'arrivo di Godot. Anche quando le battute di Becket sembrano "non aver senso".
E' questa è una grande impresa per una compagnia che ha sempre lavorato molto sul corpo e meno sulla parola.
La scenografia, con il bianco sporco dominante, è claustrofobica e si concilia con il ciclo senza fine di questa attesa.
E gli attori? Bravi. Tutti. E sorprendenti le interpretazioni dei due protagonisti (Alessandro Larocca e Andrea Ruperti) che da (praticamente) mimi sono passati alla parola con un testo tutt'altro che facile.
Le trovate registiche non sono molte, ma se ci si lascia trasportare dalla situazione alla fine lo spettacolo lascia un "retrogusto" piacevole che dura per giorni.
Visto il
al
MTM - Leonardo
di Milano
(MI)