“Cin Ci La” rappresentata giovedì 13 gennaio al TEATRO BELLINI di NAPOLI
L'operetta quando è ben realizzata come in questo caso, è un vero trionfo d’orchestra, cantanti, attori, scenografie, balletto, costumi, coro, comparse, direttore e regista! (Quest’ultimo, Antonello Gotta, dietro le quinte si può compiacere delle linee guida, che saputo tracciare durante l’allestimento).
In questo genere teatrale la vicenda si snocciola attraverso l'alternarsi di parti cantate, danzate e recitate, rappresentando una storia avvolta da una buona dose di allegria e comicità.
Al fianco della coppia lirica, generalmente soprano e tenore, troviamo (come in questo caso) la brillante coppia comica, soubrette e comico; il palco si anima qua e là con festosi balletti; i costumi e le scenografie si arricchiscono di quel gusto sfarzoso che solo l'operetta può vantare.
Con “Cin Ci La”, operetta in due atti firmata con successo dalla premiata ditta Lombardo-Ranzato, si fa un tuffo nel magico Oriente, a Macao, quella strana città allungata sui Mari della Cina, che ricongiungono la mente ad immagini di un passato coloniale e mercantile.
Divertente, scoppiettante, colorata e spumeggiante, da subito immerge lo spettatore in una gradevole atmosfera sognante, grazie ad una trama avvincente e personaggi coinvolgenti, sarà, infatti, facile chiudere gli occhi, viaggiare con la fantasia e vivere le vicende della protagonista e i suoi amori. Grazie, alla rivisitazione del direttore d’orchestra e del regista, quest’operetta si presta ad una buona interazione e partecipazione del pubblico, che accenna o canta il ritornello o semplicemente chiede un bis con interminabili applausi a scena aperta.
Uno spettacolo su misura anche per chi, pur non essendo appassionato di questo genere, può senz’altro apprezzare il ritmo, i giusti tempi teatrali e la comicità, trascorrendo piacevolmente le circa tre ore di spettacolo.
Il genere operettistico, che ha sempre attirato quel pubblico desideroso di svagarsi e di evadere in modo intelligente dalla realtà quotidiana, cimentandosi con buona musica in chiave allegra, comica e sentimentale, viene riportata in auge grazie alle produzioni della Nuova Compagnia d'Operetta Massimini, che ha debuttato nel 2003, sotto la direzione del maestro Paolo, erede e pronipote del grande Sandro Massimini.
Per gli appassionati di questo genere, oltre alla rappresentazione è da non perdere la possibilità di visitare il “Museo Sandro Massimini”. Ques’ultimo, personaggio di grande importanza per questo genere musicale, scomparso nel 1996, nella sua vita dedicata all’Operetta, con l’intento di divulgarla e nobilitarla, durante i suoi numerosi viaggi, ha raccolto e collezionato: spartiti originali, libretti, copioni, locandine, dischi a 78 gir degli autori, manifesti, filmati e vari gadget. Una collezione privata vastissima e molto documentata, diventata patrimonio nazionale oltre che piacere di coloro che si appresteranno a vederla.