Incontro insolito quello fra …

Incontro insolito quello fra Albertazzi e Ronconi, incontro che non aveva precedenti, e che si colloca in chiusura di stagione. Infatti è Abitudine del M° Albertazzi concludere il cartellone facendosi guidare da un importante regista, e questa è stata la volta di Luca Ronconi. E' forse giusto fare confronti, ed esaminare le caratteristiche di questi spettacoli. Sia nel "Pirandello" del 2004 che nel "Pinter" del 2002 (o 2003?) notiamo un punto in comune: il nudo. Senza una chiara ragione in entrambi i casi, 2 attrici recitavano nude per una certa quantità di minuti, cosa che scuoteva leggermente il pubblico, ma non stonava troppo. La sensualità quindi il punto, G.Albertazzi puntava su quello, il corpo femminile, i sensi. Ora con Ronconi le cose sono andate diversamente, niente nudo in scena; le attrici non si sono spogliate, ma l'argomento era sempre quello, anzi si è passato dalla sensualità al sesso, il sesso come puro piacere fisico e questo sesso è narrato in modo sboccato da una coppia di amanti, non troppo giovani ma appassionati. Quasi immagino la scena "No Giorgio, niente donne che si spogliano, decido io, stai al posto tuo!" e detto fatto, Ronconi lo ha messo al suo posto, seduto. Ed è proprio così, Giorgio Albertazzi non si alza mai dalla poltrona, né lo fa la Proclemer. Sono le poltrone che si muovono da sole e portano a spasso gli interpreti. E' un po' il vizio di Ronconi questo di far muovere le cose, anni fa lo faceva coi cavalli, poi le piramidi e così via. Solo questo va detto, per il resto ci troviamo di fronte a un racconto senza censure, ben fatto, buoni interpreti, simpatiche regia. Non si tratta di un capolavoro, ma quando gente come loro si mette insieme è proprio difficile fare un brutto spettacolo. Il pubblico era soddisfatto, a me non è dispiaciuto e forse ha anche scosso un po' di cose, quelle che tutti si portano un po' dentro e non vorrebbero vedere a teatro, perché l'amore o il sesso è una cosa un po' grigia un po' meravigliosa. visto il 4 giugno.