Prosa
DON GIOVANNI...E LE SUE DONNE

Da un’idea di Eduardo Fiorito…

Da un’idea di Eduardo Fiorito…
Da un’idea di Eduardo Fiorito nasce un interessante e coinvolgente sperimento teatrale. Usando un linguaggio articolato tra musica, recitazione, lettura e proiezione video, i quattro protagonisti di quest’avventura regalano al pubblico un intreccio originale, in cui dimensioni bucoliche e incontaminate si mescolano e confrontano con una realtà “altra”, fatta di violenza e intimidazione, dentro e fuori della quale si muove il nostro eroe procidano. Già perché Don Juan in realtà è stato abbandonato su una barca, parla napoletano e a Procida muove i suoi primi passi e fa le sue conquiste. L’esperimento dunque si muove su più livelli: alla trama nient’affatto scontata e ricca di riflessioni di attualità, ma anche di poesia, si unisce un linguaggio variegato, in cui gli interpreti, alcuni dei quali armati di chitarra, passano senza soluzione di continuità dal leggio alla scena nuda e cruda, da un colpo di tamburo a una nenia popolare, dalle sfumature quasi coreutiche. Lascia piacevolmente colpiti il grande impegno e la precisione dell’operazione teatrale, che a ogni momento tocca lo spettatore da vicino – letteralmente – tra pagine di libro che volano in mezzo agli spettatori, alle quattro voci che scandiscono, in un orchestrato perfetto, diversi momenti e dimensioni della lunga, struggente di un amore dai mille volti. Quello appunto di Don Giovanni. Dunque tutti meritati gli applausi per l’ottima prova dei quattro: dal convincente Fabrizio Odetto all’intensa Maricla Sediari, passando attraverso la fisionomia allampanata di Angela Brusa, per finire con il doppio ruolo di Fiorito, artista dalle idee sicure e dalla solida preparazione. Roma, Teatro Orologio – Sala Grande 2 ottobre 2007
Visto il
al Giuseppe Borgatti di Cento (FE)