Antonello Avallone porta in scena il 21 Ottobre il suo primo spettacolo della stagione 2009/2010 al Teatro Dell’Angelo, intitolato “Io, Ettore Petrolini”.
Si presenta sul palco senza troppo trucco né costumi, stravaccato su un divano, impersonificando il noto comico dei primi del Novecento e comincia a raccontare le sue “prime volte” inconsapevoli nel mondo del teatro, quando da bambino, col suo carattere burlone e nessuna voglia di studiare, si divertiva a fingersi parente di un perfetto sconosciuto defunto, seguendo il suo corteo funebre o quando per la strada si fingeva un turista straniero. Ricordando e raccontando, ride un po’ troppo di se e da se, con un divertimento che non sembra reale e ci coinvolge poco.
La narrazione, intervallata da spezzoni dei suoi più noti spettacoli, è malinconica e rappresenta un Petrolini ormai stanco e malato. Si accenna, così, la performance di Gigi il Bullo, accompagnato, dobbiamo sottolinearlo, da un graditissimo quartetto che suona dal vivo: la gag dovrebbe riportare brio e ritmo ma Avallone parla tanto veloce che non si comprende quello che dice. Si capisce poco anche il testo cantato ne “I salamini”; trovo noiosa la parodia di “Amleto” - visto qui come un povero disgraziato da sbeffeggiare - e lo stesso vale per la prima composizione di Petrolini, la “Serenata pedestre” fino ad arrivare al famoso “Gastone” personaggio preso dalla strada e trasfigurato sul palcoscenico. L’ideale di Petrolini – come ci dice Avallone – era la creazione dell’imbecille di statura ciclopica; si susseguono così, “Fortunello” e la parodia di Violetta nella “Traviata” ma non risultano mai esilaranti come dovrebbero e non riesco ad apprezzare nemmeno il momento in cui arrivano le barzellette… sarò mal disposta io? Forse si tratta di un umorismo molto legato ad un’epoca ed io ne sono troppo distante per capirlo.
L’intenzione che si intuisce è quella di creare uno spettacolo che dosi momenti commoventi e comicità; purtroppo il risultato resta dubbio, i tempi sono lentissimi e le pause troppo lunghe. Forse il progetto è davvero difficile ed ambizioso e richiede molto altro lavoro per essere presentato al pubblico.
Visto il
21-10-2009
al
Dell'Angelo - Sala Grande
di Roma
(RM)