Nonostante Giuseppe Tomasi di Lampedusa sia noto soprattutto per Il Gattopardo, se si osserva l’opera letteraria dell’autore, non si può far a meno di annoverare tra i suoi capolavori anche quel piccolo gioiello che è Lighea, un testo pubblicato postumo nel 1961. Nel tardo autunno del 1938 due uomini si incontrano in una Torino a entrambi estranea.
Paolo Corbèra è nato a Palermo, giovane laureato in Giurisprudenza e lavora come redattore de “La Stampa”; Rosario La Ciura, di Aci Castello, ha settantacinque anni: oltre che senatore, è il più illustre ellenista del tempo. I due poco a poco, entrano in una garbata confidenza, conversando di letteratura, di antichità, di vecchie e nuove abitudini di vita.
Lo spettacolo La Sirena è accompagnato dalle musiche del Maestro Germano Mazzocchetti, di cui Luca Zingaretti non è solo interprete ma anche curatore della regia e dell’adattamento drammaturgico, in cui trova spazio, in un percorso tra la carnalità del Presente e la spiritualità dell’Antichità, la ricchezza della poesia della terra siciliana su cui sembra palpitare quella melensa e liquorosa stasi del vivere che connota gran parte dei paesaggi e degli uomini.