Fin dalla sua prima apparizione, dalla penna di Tirso de Molina nella Spagna secentesca, Don Giovanni è in assoluto uno dei personaggi più frequentati dalla letteratura. Seduttore incallito, ateo refrattario a ogni conversione, ma anche oppositore di ogni ipocrisia, è il protagonista della commedia tragica che Molière mette in scena nel 1665, ’anno di una nuova offensiva del drammaturgo francese contro la morale dei benpensanti, cui seguirà una violenta risposta da parte del “partito dei devoti”.
L’occasione si presenta con la sua nuova opera teatrale, Don Giovanni, che riprende il tema della religione già affrontato nel Tartufo. La commedia - cinque atti in prosa - è strutturata in modo tale da far convergere tutte le scene sulla figura del protagonista. Molière seziona il tema della religione e della sua funzione nella morale e nella società del tempo, ma a differenza delle precedenti versioni, crea un Don Giovanni che non è un banale seduttore. Il suo protagonista possiede le doti positive tipiche del suo stato sociale: è nobile d’animo, coraggioso, ha senso dell’onore.
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Produzione:
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Regia:
Valerio Binasco
Autore:
Molière
Protagonista:
Gianluca Gobbi
Durata:
120 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2017