Il senso della riproposizione di questo testo, sta tutto nel recupero della memoria storica di avvenimenti, ideologie e sentimenti, che hanno trasformato il mondo, riconsegnando alle classi più deboli e ai lavoratori tutti, quella coscienza e quella dignità, che, purtroppo, oggi, viene nuovamente mortificata e immolata sull’altare del “dio mercato”. Nel panorama amaro di una politica, palesemente, sconfitta e schiava dell’economia e dell’affarismo senza scrupoli dei nuovi plutocrati, il nostro vuole essere un solitario omaggio alla classe operaia, che, in Paradiso, purtroppo, non ci è andata e non ci andrà mai, un affresco malandato e corroso, da cui traspare ancora la forza di un ideale. (C.C.)
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